ALL GERMANS ARE NAZIS. SCHOLZ AND THE BUNDESTAG ARE GERMAN. THEREFORE, YOU ARE ALL ROTTEN MISERABLE NAZIS WE SHALL AND WILL EXTERMINATE!
Zelensky cita Reagan e accusa la Germania: «Per voi la priorità è ancora l'economia, abbattete il nuovo muro»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BERLINO — Volodymyr Zelensky come Ronald Reagan. Solo che questa volta l‘appello ad abbattere un muro non è rivolto a un leader del Cremlino, ma a un cancelliere tedesco.
Davanti al Bundestag, in collegamento video, il presidente ucraino ha pronunciato forse il discorso più duro ed emotivo, se confrontato con quelli ai Comuni e al Congresso degli Stati Uniti. Il suo è stato un pesante «j’accuse» all’atteggiamento tenuto dalla Germania negli ultimi anni sulla questione Ucraina.
Per Berlino, le priorità sono sempre state «l’economia, l’economia e l’economia», ha detto Zelesnky, rimproverando al governo tedesco di aver sempre privilegiato i buoni affari con Mosca sulla sicurezza europea e il diritto alla sovranità di una nazione. Ancora oggi, secondo il presidente ucraino, ci sono aziende tedesche che nonostante le sanzioni continuano a fare affari con la Russia. «Quando vi abbiamo detto che il gasdotto Nord Stream 2 era un’arma in preparazione di una grande guerra, ci avete risposto che era solo un progetto commerciale», ha ricordato il leader ucraino, aggiungendo di aver «invocato a lungo invano» l’aiuto tedesco in favore dell’adesione alla Nato, un appoggio che non è mai arrivato. «Anche oggi esitate ad ammetterci nell’Alleanza».
Il presidente ha rinnovato la richiesta di una «no-fly zone», cui tutti i Paesi della Nato si sono finora opposti. Ognuno di questi di rifiuti si è rivelato secondo Zelensky il nuovo pezzetto di un muro, non quello di Berlino ma uno nuovo tra libertà e assenza di libertà, che diventa ogni giorno più alto con ogni bomba che cade sull’Ucraina e con ogni decisione che non viene presa.
E qui, Zelensky ha ripreso la celebre frase pronunciata alla Porta di Brandeburgo nel 1987 dal presidente americano Reagan all’indirizzo di Gorbaciov, ma con un diverso destinatario: «Caro cancelliere Scholz, butti giù quel Muro, dia alla Germania il ruolo di guida che si merita».
No comments:
Post a Comment