Commentary on Political Economy

Saturday 24 December 2022

OUTSTANDING HUMOUR FROM GRAMELLINI (Please use Google Translate) parodying Left (woke) and Right (Populist)!

 

Natale senza cinghiale

Avendo perso ogni speranza di trovarle nella cronaca giudiziaria, le uniche tracce di diversità tra destra e sinistra si riscontrano ormai nel trattamento da riservare ai cinghiali. La sinistra è assestata su posizioni marxiste-cinghialiste e ritiene che il deambulare di ungulati per i mercatini del centro non si argini abbattendo gli innocenti animali, ma le cause profonde del loro e nostro malessere. Il problema, come si dice da quelle parti, è «a monte», dove peraltro non si trova più un cinghiale, dato che sono scesi tutti a valle. La destra di governo, invece, è cinghialofoba, e ha appena approvato una legge che consente di abbattere i cinghiali ovunque si appalesino. Però, e qui la differenza tra destra e sinistra torna a stemperarsi, si tratta della solita legge all’italiana, che contiene al suo interno l’antidoto per renderla inutile. Il cacciatore volontario dovrà essere autorizzato dalla Regione e sottoporsi a un corso di formazione, si suppone tenuto da Davy Crockett e Buffalo Bill, per imparare a riconoscere la differenza tra un cinghiale e un fagiano, ma soprattutto tra un cinghiale e l’automobilista che ti ha appena tagliato la strada. Per mangiarlo (il cinghiale, non l’automobilista) servirà un’ulteriore autorizzazione, che con i tempi della nostra burocrazia arriverà come minimo dopo che i cinghiali avranno conquistato la maggioranza in Parlamento o addirittura dopo le primarie del Pd.
P.S. Ci si rivede nel nuovo anno. Buon Natale senza cinghiale.

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