Commentary on Political Economy

Saturday 27 April 2024

You don't have to write a lot to say a lot.

 

Il Moulin Rouge senza pale, un presagio | Aldo Grasso

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Prendiamolo come un gioco, un avvertimento simbolico. Al Moulin Rouge sono cadute le pale, per scoramento. Il mitico cabaret di Parigi è stato una delle espressioni più vivaci della Belle Époque, della frenesia del can-can, della joie de vivre. Ora tutto è tristezza, inevitabile che cada a pezzi.

Il nuovo millennio si è aperto nell’afflizione: pandemia, guerre, fanatismi, ideologie del vittimismo. Odiamo la cultura occidentale in cui siamo immersi: l’autocommiserazione diventa la radice filosofica del politicamente corretto, l’ideologia della cancel culture utilizza metodi censori nei confronti di chi non condivide le sue posizioni e osa persino mettere all’indice i grandi del pensiero e dell’immaginazione, il wokismo inverte pericolosamente il rapporto tra arte e morale: confonde il bello con il giusto.

In questo clima di vittimizzazione, di conformismo e di ignoranza, mentre la nostra civiltà non aspira più che alle quinte dell’oblio, trionfa la fascinazione del peggio, la forza bruta di stampo islamista: gli studenti, quelli di Roma, di Parigi e di NY, sembrano gli agenti di una nuova polizia morale.

Perché l’oscurantismo non ci rigetti nelle tenebre, sarebbe bello che le pale tornassero a girare, che la gioia di vivere cancellasse i sinistri presagi. Un minimo di sventatezza è necessario se vogliamo mantenerci nella storia.

27 apr 2024 | 23:23

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